Sesta stazione

Il Risorto si mostra vivo ai discepoli

 

C.  Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T.  Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo,

Dal Vangelo secondo Luca
1L.  Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate: un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho". Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro (24,36- 43).

L'incredibile, il palpabile
2L.  E' troppo grande per essere vero. La paura del fantasma, il pregiudizio dell'impossibile impediscono di accettare la realtà. E Gesù invita i suoi, quasi al completo, con la grande parola: "Toccatemi". Ma essi sono ancora titubanti: è troppo bello per essere vero. E Gesù risponde con la richiesta di mangiare con loro. La gioia a questo punto esplode. L'incredibile si fa palpabile. li sogno si fa segno. Allora è proprio vero? Allora non è proibito sognare? Sognare che l'amore vince sull'odio, che la vita vince la morte, che l'esperienza vince la diffidenza.
E vero, Cristo è vivo! La fede è vera, possiamo fidarci: è il Risorto! Per non invecchiare mai, per conservarsi freschi occorre rinascere ogni alba; occorre accettare la sfida: essere capaci di passare, come gli apostoli nel cenacolo, dal terrore alla sicurezza, dall'amore pauroso all'amore coraggioso. Urge oggi passare dalla visione della libertà come vendersi a quella della libertà come spendersi.

T.  Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!

C.  Preghiamo. Gesù risorto, noi ti ammiriamo per la tua pazienza nella passione: il silenzio. Noi ti ammiriamo per la tua pazienza nella risurrezione: la pedagogia. A noi, che come uomini del nostro tempo vogliamo tutto e subito, dona la capacità di un amore che sa aspettare, e che sa farlo in preghiera. Tu sei vivo, non sei un fantasma. Donaci di trattarti come il Vivente. E liberaci dai fantasmi che di te ci costruiamo. Rendici atti a presentarci come tuoi segni. Il mondo li aspetta per poter credere.
T.  Amen.

Canto